È così che al Te, dopo il Te, le storie divennero oggetti
01.12.2022Un talk con Stefano Scansani dedicato agli artisti fratelli Giorgio e Teodoro Ghisi che nella seconda metà del Cinquecento allestirono a Palazzo Te un vero e proprio museo delle meraviglie. Un luogo dove i segni e le storie impressi anni prima nei muri si materializzarono anche in “cose” biologiche e minerali con un doppio potere: raccontare favole e, ora, dar corpo alla scienza.
Il linguaggio di Giulio Romano in Inghilterra
13.12.2022
La conferenza su Giulio Romano in Inghilterra condotta da Roberta Piccinelli prende spunto da un curioso oggetto realizzato da una manifattura orafa inglese, esposto nella mostra in corso a Palazzo Te e si propone di illustrare come la villa sia un modello-prototipo di portata europea, sia nella decorazione a stucco sia nelle soluzioni architettoniche e pittoriche.
La forza delle cose
15.12.2022
Nella mostra autunnale di Palazzo Te, Giulio Romano viene studiato come progettista di cose, di oggetti pensati per popolare il Palazzo e le sue pareti. Nel talk allo Spazio Te, il direttore della Fondazione Stefano Baia Curioni ci parla delle cose che mostrano e nascondono, che non esprimono solo un’estetica e un senso della ricchezza, ma racchiudono un senso del mistero e della sua conquista, una maestria, una padronanza di mezzi, quindi, che intona la vita del Palazzo e detta le condizioni della sua leggibilità.
Em-power / La forza delle cose
22.12.2022
Una performance in collaborazione con ARS creazione e spettacolo e COD Danza per celebrare l’energia creativa di Giulio Romano come designer e inventore, animatore di spazi, ideatore di mondi di gusto e magnificenza. Uno spettacolo per corpo e voce che simula un percorso tutt’altro che virtuale attraverso gli oggetti esposti.
Rassegna cinematografica La casa che recita
I tre appuntamenti della rassegna cinematografica in collaborazione con il Cinema del Carbone, a cura di Paolo Ferrarini, passano dal comico al drammatico, dal film all’animazione, dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, dal Giappone alla Francia, per scoprire che le case non sono soltanto scenografia, ma arrivano persino a “recitare”.
Mon Oncle
06.12.2022
Gérard Arpel vive con i genitori in una villa in cui dominano la modernità e la plastica ma preferisce la compagnia dello zio materno Hulot, il quale lo porta con sé nel vecchio quartiere della città in cui ha la sua abitazione. In questo film di Jacques Tati le case dei protagonisti diventano lo specchio della loro personalità, ma anche di due epoche a contrasto.
Io sono l’amore
13.12.2022
Emma e Tancredi Recchi sono una coppia dell’alta borghesia lombarda. Sposati da tanti anni senza essersi mai amati, trascorrono la loro monotona esistenza in una splendida villa nel cuore di Milano insieme ai loro tre figli, Elisabetta, Edoardo e Gianluca. Una delle co-protagoniste del film di Luca Guadagnino è Villa Necchi Campiglio, capolavoro di Piero Portaluppi ben nascosto nel cuore di Milano.
Mirai
20.12.2022
Kun ha quattro anni e un’infanzia felice. Almeno fino a quando non arriva Mirai, la sua sorellina. Geloso fino alle lacrime, Kun cerca tra capricci e ricatti di attirare l’attenzione dei genitori e il suo unico rifugio al disappunto è il giardino di casa dove accadono ogni giorno prodigi straordinari. Per Mirai, il regista Mamoru Hosoda ha chiesto a Makoto Tanijiri di realizzare una casa privata, la casa di un architetto, all’interno di un film d’animazione, dove i limiti dello spazio fisico non ci sono.